Venerdì primo maggio si è tenuta al Museo Ettore Guatelli di Ozzano Taro l’inaugurazione della mostra fotografica “Quando il cibo racconta le nostre tradizioni”, un lavoro che ho svolto insieme al caro amico Erik Concari.
Un mostra voluta dal Museo Guatelli e che rientra all’interno di un più vasto progetto, quello del Ricettacolo.
Il nostro lavoro, nel quale “..il fotografo diviene testimone e veicolo di condivisione..“, ha coinvolto alcune “rezdore” della zona collinare e montana del Parmense, le quali si sono prestate ai nostri scatti cucinandoci alcune ricette tipiche della zona. Ma non pensiate che il lavoro sia solo una raccolta di ricette fotografate della tradizione locale, infatti quello che abbiamo voluto è stato un coinvolgimento più diretto delle nostre cuoche: abbiamo voluto che nel concetto della tradizione venisse fuori un racconto personale, anche semplici ricordi di famiglia, dal baccalà che fa tornare alla memoria la nonna quando lo preparava per la Vigilia di Natale (Maria Chiara di Trevignano), alle frittelle di castagne le quali mentre prima si preparavano per il bisogno di mangiare ora le si preparano per la semplice voglia di frittelle (Argenta di Casarola).
Ricette quindi che grazie alla testimonianza diretta della persona, ognuna rispettando la tradizione locale ma ancor di più quella della famiglia, possono divenire storie, racconti, tradizione da portare avanti.
Ecco alcune delle 12 ricette che troverete nella mostra: Tortelli di patate con sugo ai funghi, Pattona, Gnocchi di castagne, Involtini di verza, Baccalà..
Concludo col dire, come ho sottolineato durante la presentazione, che questo non lo intendiamo come il punto di arrivo di questo progetto bensì come punto di partenza. Infatti abbiamo tutta l’intenzione di portare avanti i nostri scatti alla scoperta della tradizione e di quelle storie personali che danno colore e calore ai nostri piatti.
Non mi resta che augurarvi buon appetito e buona mostra!
Misha.
Per leggere l’articolo di Chiara Allegri (titolare della galleria fotografica di Parma Fogg-art) su parma.repubblica clicca qui